Fate parte del team dei genitori preoccupati? Questo articolo è per voi.
Quando un genitore manda un figlio a un campo estivo da solo, è normale sentirsi agitati, magari anche un po’ tristi. Genitori preoccupati questo articolo è per voi. Non è solo una vacanza per loro, è un momento che segna una crescita, per loro ma anche per te. C’è un cambiamento che va oltre lo zaino pieno e le giornate in montagna, al mare o sul campo da gioco. È un passo verso l’indipendenza, che per quanto positivo, può far venire un nodo allo stomaco.

Genitori preoccupati: come affrontare la partenza?
Spesso le preoccupazioni che hai come genitore non nascono tanto dal pensiero che tuo figlio non sia capace, ma piuttosto dal fatto che tu non potrai essere lì a proteggerlo. A volte si tratta di perdere un po’ di controllo, altre volte è una proiezione delle nostre esperienze, magari tu da piccolo hai sofferto la lontananza o non ti sei sentito capito in situazioni simili. Tutte queste emozioni sono assolutamente normali. Non bisogna reprimerle, ma neanche lasciare che siano loro a guidare le decisioni o le conversazioni con tuo figlio.
Un buon modo per affrontare questo passaggio è spostare il focus: non si tratta di proteggerli da ogni possibile difficoltà, ma di aiutarli a gestire quelle difficoltà quando si presentano. Parlate insieme prima della partenza per un campo estivo, chiedi come si sentono, cosa si aspettano, cosa li incuriosisce e cosa invece li preoccupa un po’. Può essere utile anche fare qualche piccolo “esercizio” di indipendenza nei giorni precedenti: lasciarli preparare la valigia con te, farli dormire una notte da amici, far scegliere a loro qualcosa di importante per il soggiorno. Tutto questo aiuta ad arrivare al campo con più fiducia in se stessi.

La prima sera, o i primi due giorni del campo estivo, possono essere i più difficili. Un po’ di nostalgia è quasi inevitabile. Ma quello che spesso succede, e che fa quasi ridere dopo, è che mentre tu a casa stai in ansia, loro al campo iniziano a divertirsi, a fare amicizia, a scoprire che possono farcela. Ed è lì che succede la magia: tornano diversi. Più sicuri, più aperti, magari anche più disordinati, ma cresciuti.
Tuo figlio è partito. E ora?
E tu, genitore preoccupato, nel frattempo, che fai? Ti prendi cura anche di te. E’ una frase sentita spesso ma vera. E’ davvero il momento buono per ritrovare un po’ di spazio tuo. Mentre tuo figlio o tua figlia si gode la sua vacanza estiva fai cose che rimandavi da tempo, goditi il silenzio della casa invece di temerlo. Oppure parti anche tu per un viaggio! Quel viaggio che desideri fare da sempre. Può aiutare anche scrivere una lettera o mandargli un breve messaggio.
Quando scrivi a tuo figlio però, evita frasi che lo fanno sentire in colpa, tipo “ci manchi tantissimo, è tutto vuoto senza di te”. Meglio raccontare piccole cose divertenti o leggere della quotidianità, qualcosa che faccia sorridere. Il messaggio che deve passare è: siamo qui, ti vogliamo bene, ma siamo anche felici che tu stia vivendo questa esperienza.
Alla fine, il campo estivo non è solo un modo per farli divertire. È un modo per dire: “Ti vedo crescere, e mi fido di te.” E questa fiducia, se gliela dai, se la portano dentro per tanto tempo.

Genitori preoccupati: ecco i nostri consigli
Chiamate vostro figlio la prima sera e assicuratevi che stia bene. In questo modo le tue preoccupazioni saranno molto più piccole. Scrivi una bella cartolina o una lettera: la posta è sempre una cosa fantastica al campo estivo! Oppure prepara un pacchetto sorpresa per il tuo bambino e spedisciglielo il secondo o il terzo giorno: in questo modo rimarrai in contatto e renderai felice anche il tuo bambino!
Ciò che dovresti evitare, tuttavia, è chiamare spesso o addirittura far visita spesso a tuo figlio. Perché così facendo non faresti altro che confondere il tuo bambino e gli sarebbe difficile iniziare. Anzi la nostalgia potrebbe farsi sentire ancora di più!
Quindi, genitore preoccupato, sfrutta questa opportunità per prenderti del tempo per te stesso, per i tuoi hobby e per i tuoi amici, proprio come fa tuo figlio! Da genitore preoccupato a genitore sollevato!
Tanto dopo esserci persi, arriva la grande gioia di rivedersi.
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